Lunedì di scambi positivi per i principali indici azionari indiani, Nifty50 e BSE Sensex, che hanno aperto la giornata in territorio verde. Nifty50 si è avvicinato alla soglia dei 24.400 punti, mentre il BSE Sensex ha superato i 79.900 punti. In mattinata, alle 9:19, il Nifty50 si attestava a 24.398,65, segnando un incremento di 35 punti (+0,15%), mentre il BSE Sensex si posizionava a 79.929,78, con un aumento di 72 punti (+0,090%).
La settimana si preannuncia ricca di appuntamenti economici cruciali. L’attenzione degli investitori sarà focalizzata sui dati interni relativi all’inflazione, misurata sia dall’indice dei prezzi al consumo (CPI) che dall’indice dei prezzi all’ingrosso (WPI). Parallelamente, un ruolo di primo piano sarà giocato dai negoziati commerciali tra India e Stati Uniti, con il dialogo per un accordo che prosegue in maniera serrata.
A livello internazionale, le borse statunitensi hanno chiuso la settimana scorsa con un segno più, in particolare il Nasdaq, che ha registrato un nuovo record storico. A spingere gli indici sono stati i guadagni nel settore tecnologico, con la performance di Apple in evidenza, e il sentiment positivo legato alle aspettative di un possibile taglio dei tassi d’interesse.
Anche le piazze asiatiche hanno mostrato lievi rialzi in apertura, sebbene gli operatori mantengano una certa cautela in attesa dei dati economici previsti in settimana e delle decisioni sui dazi che gli Stati Uniti potrebbero imporre sulle esportazioni cinesi.
Sul fronte delle materie prime, i prezzi del petrolio hanno registrato un calo all’inizio delle contrattazioni asiatiche, proseguendo la tendenza della settimana precedente che aveva visto una flessione del 4%. A influenzare i prezzi sono stati diversi fattori: l’aumento dei dazi statunitensi, un incremento della produzione da parte dei paesi OPEC e le aspettative di progressi nei negoziati tra Stati Uniti e Russia riguardo alla crisi in Ucraina.
Il mercato azionario indiano si trova in un momento delicato, con la preoccupazione per le possibili conseguenze economiche dei dazi al 50% che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha imposto sull’India. Già venerdì scorso, il mercato indiano aveva chiuso in forte ribasso proprio a causa di questi timori.
Ajit Mishra, Senior Vice President di Research presso Religare Broking Ltd, ha commentato la situazione, suggerendo una posizione “difensiva-neutrale” per gli investitori. L’esperto consiglia di dare priorità alle aziende con una forte visibilità sui profitti interni e un’esposizione minima ai dazi, mantenendo al contempo una riserva di liquidità per cogliere eventuali opportunità durante correzioni più significative. Lo scenario globale, in particolare i dati economici provenienti dagli Stati Uniti e qualsiasi segnale di distensione nella retorica commerciale, sarà determinante per capire se la tendenza al ribasso si stabilizzerà o continuerà.
Infine, le borse asiatiche hanno scambiato in maniera mista, in attesa della scadenza della tregua sui dazi tra Stati Uniti e Cina. L’indice MSCI delle azioni Asia-Pacifico, escluso il Giappone, ha registrato un leggero miglioramento, a testimonianza di un quadro globale complesso e interconnesso che continua a influenzare l’andamento dei mercati indiani.